Festa all'Arcella per il TDoV!

Una serata di socialità per raccogliere fondi per i servizi a supporto delle persone transgender nel territorio veneto, e per “celebrare” in piazza, nei quartieri, la giornata dedicata alla visibilità proprio delle persone trans.

Ieri il Sat Pink di Padova, Verona e Rovigo, ha organizzato una cena di raccolta fondi che ha radunato all’Arcella, a Padova, nella sede dell’associazione Domna in piazza Azzurri d’Italia, quasi un centinaio di persone.

Un’occasione per radunare e far conoscere una comunità alla cittadinanza, e per supportare l’erogazione dei tanti servizi garantiti dall’associazione sul territorio, dagli sportelli di accoglienza, allo sportello dedicato al lavoro, fino ai gruppi tra pari.

L’evento è stato organizzato nel contesto delle iniziative “Onda trans”, coordinate dalla rete trans di Arcigay nazionale per il Transgender Day of Visibility, che ricorre il 31 marzo.

«La nostra festa è uno dei tanti eventi organizzati dai comitati che si occupano di persone trans in tutta Italia», spiega la presidente del Sat Pink Ilaria Ruzza. «L’obiettivo è quello di dare un segnale di unità a livello nazionale in un’importante ricorrenza che vuole dare visibilità alla comunità transgender. Il Transgender Day of Visibility (TDoV) è nato nel 2009 da un’idea dell’attivista Rachel Crandall allo scopo di dare, appunto, visibilità alla comunità in un’occasione diversa dal Transgender Day of Remembrance (TDoR), il giorno in cui si ricordano le vittime della violenza transfobica».

«Entrambe le date – prosegue Ruzza – nascono con lo scopo di porre l’attenzione sui diritti delle persone trans, ma mentre il TDoR è un giorno di commemorazione, il TDoV vuole essere un giorno per celebrare tutte le persone trans che in questi anni si sono esposte e continuano a farlo, anche a nome di chi non ha ancora questa possibilità. In questa giornata si vuole anche ribadire la necessità di normalizzare l’esistenza delle persone transgender: l’identità di genere è soltanto un aspetto della vita di una persona, non è totalizzante e non la identifica».

Durante la serata è stato anche presentato il gioco da tavolo creato dallə volontariə del Sat Pink, una specie di gioco dell’oca che segue il percorso e le vite di Giulia, una ragazza trans, e Alex, una persona non-binary, attraverso imprevisti, conquiste e prove da superare.

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