Transgender Day of Remembrance: contrastare la violenza

Ogni anno il 20 novembre si celebra il Transgender Day of Remembrance (TDoR), una giornata dedicata al ricordo delle persone trans, non binarie e gender non conforming che sono morte a causa della violenza transfobica.

Trigger warning: in questo articolo parleremo di violenza e morte. Citeremo dei dati e useremo delle parole forti. Puoi scegliere di non proseguire nella lettura se sei particolarmente sensibile al tema della transfobia.

Ti ricordiamo inoltre che se provi disagio o timore a causa dell’odio transfobico puoi rivolgerti al Sat Pink per supporto. Scrivici!

TMM - Trans Murder Monitoring

Parlare di numeri, in questi casi, non è facile. Crediamo però che solo citando qualche dato ci si possa rendere veramente conto di quanto la violenza transfobica sia comune e pericolosa.

Proprio in occasione del TDoR, l’agenzia non governativa TGEU (Transgender Europe) ha diffuso alcuni dati estratti dal suo report annuale (TMM, Trans Murder Monitoring).

La ricerca riporta 327 persone trans+ e GNC (gender non-conforming) uccise dalla transfobia. Il 95% erano donne trans o trans-feminine, il 50% erano sex worker, il 65% erano persone razzializzate, il 36% erano persone migranti.

Per la prima volta sono stati riportati casi di omicidi anche dall’Estonia e dalla Svizzera, e in entrambi i casi le vittime erano donne trans migranti.

Un problema intersezionale

Sebbene questi dati non stupiscano, perché confermano un trend storico tristemente costante, rimaniamo comunque preoccupatə di come la violenza transfobica continui a dilagare, e di come questo fenomeno si intersechi sempre di più con la misoginia, il razzismo, la xenofobia e con lo stigma verso lə sex worker.

La situazione è ancora più preoccupante se pensiamo che questi numeri sono solo una rappresentazione parziale della realtà; in molti paesi del mondo non esistono enti o associazioni LGBTQ+ che possono raccogliere dati in modo accurato. Sono quindi molti i casi di omicidi di matrice transfobica che non rientrano nel report, e di cui non si sente parlare.

Sono preoccupanti anche le statistiche che riguardano i suicidi, o i tentativi di suicidio, delle persone trans+, con percentuali che variano dal 32 al 50% in base al paese di riferimento. Le cause sono diverse, ma hanno la stessa matrice transfobica. Parliamo di discriminazioni, bullismo, violenza, rifiuto da parte della propria famiglia o da parte delle proprie amicizie, molestie da parte di partner, membri della famiglia, polizia o di persone sconosciute, discriminazione sui luoghi di lavoro e nell’ambito sanitario, etc.

Per questo chiediamo una reazione forte da parte delle istituzioni. Questi dati non possono più essere ignorati, le persone trans+ e GNC non possono più essere ignorate. Abbiamo bisogno di azioni politiche concrete per contrastare la discriminazione a tutti i livelli sociali, per favorire l’integrazione lavorativa delle persone più discriminate, e per punire severamente le motivazioni transfobiche (e omo-lesbo-bifobiche) della violenza.

Ricordiamo le vittime

Il TDoR è spesso celebrato tramite eventi in piazza, veglie o candlelight.

Noi di SatPink oggi ci uniremo alle veglie che avranno luogo a Padova, alle 18.30 davanti a Palazzo Moroni e a Milano, in piazza Oberdan alle 17.

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